21 ft - Gozzo 6,50m
21 ft - Gozzo 6,50m
Abbiamo previsto per il gozzo 650 un uso turistico prevalentemente a motore, ma con la possibilità di avere prestazioni discrete anche a vela in condizioni favorevoli. L’attenzione alle prestazioni veliche si rileva soprattutto nella forma di carena, con entrate più filanti di quelle dei gozzi tradizionali a remi e a motore. Naturalmente quando si parla di prestazioni a vela riferendosi ai gozzi si deve tener conto dei limiti intrinseci di questo tipo di barca, particolarmente sensibili nelle andature di bolina.
Il piano velico è molto tradizionale con la tipica vela latina. Si tratta di un’attrezzatura che non brilla né per efficienza né per praticità, tuttavia qualunque altra attrezzatura stonerebbe su un gozzo. Chi è meno interessato all’aspetto filologico e bada alla praticità può optare per la versione con randa aurica, di manovra più semplice e che presenta il vantaggio di avere aste più corte e più maneggevoli.
Per migliorare il piano di deriva abbiamo previsto due longheroni esterni laterali che hanno anche lo scopo di facilitare l’alaggio della barca sulla spiaggia.
Gli interni prevedono 4 cuccette e un cucinino.
Per quanto riguarda la costruzione abbiamo previsto due diverse modalità, che differiscono fra di loro per difficoltà costruttiva e anche per risultato estetico.
Entrambi i sistemi rientrano nella tipologia dello strip planking ma mentre il primo è, pur con qualche variante, sostanzialmente il sistema strip planking classico, che prevede un’ossatura interna in legno (molto semplificata rispetto alla costruzione classica ma pur sempre abbastanza lunga da realizzare) il secondo è il cosiddetto “composite strip planking”, del tutto assimilabile a una moderna costruzione in sandwich, in cui l’ossatura interna è ridotta al minimo (praticamente è costituita dalle sole paratie). Il primo sistema è adatto a costruttori esperti e richiede più tempo, compensato da un aspetto interno tipico di barca classica, con costole in legno a vista. Il secondo sistema, prevedendo un largo impiego di vetroresina, non consente di lasciare a vista l’interno dello scafo, che deve quindi essere verniciato.
Dal punto di vista strutturale i due sistemi si equivalgono; il secondo consente di ottenere una barca un po’ più leggera. Nelle istruzioni vengono indicate entrambe le alternative.
Lunghezza: 6,50 m
Progetto di: Paolo Lodigiani e Matteo Costa
Carena tonda, costruzione in strip planking
Difficoltà di costruzione: medio-alta