Le linee del Capriccio si ispirano all’estetica di alcuni classici Runabout degli anni Trenta, che avevano la particolarità di avere il posto di guida all’estrema poppa e un motore molto potente subito dopo, dando così ampio spazio alla zona di prua.
Il Capriccio mantiene questa architettura e grazie al peso inferiore rispetto ai predecessori, riesce a raggiungere brillanti performance con motorizzazioni ridotte. 
L’installazione di potenze minori consente di recuperare spazio in pozzetto e di realizzare comode sedute per 4 persone, nonché un ampio prendisole di prua che può raggiungere una lunghezza di 2 m con uno schienale reclinabile.
Il sistema costruttivo coniuga l’utilizzo delle tecniche dello strip planking e del compensato marino che sono alla portata del costruttore amatore con un buon livello d’esperienza nella costruzione marina.
La barca pur avendo finiture particolare si mantiene piuttosto semplice nella realizzazione e ragionevole nei costi.