13 ft - KIS 4.0
13 ft - KIS 4.0
Le derive della serie KIS nascono da un’idea che ci è sembrata molto pratica per venire incontro alle esigenze degli autocostruttori. Dal momento che spesso questi si trovano in difficoltà nel realizzare alberi, vele e attrezzature della loro barca e rischiano di spendere nell’attrezzare la barca molto più di quanto hanno pagato i materiali per costruire lo scafo, abbiamo pensato di disegnare quattro barche a spigolo di costruzione rapida e semplice che possono sfruttare le attrezzature di alcune derive molto popolari: il Laser, il Flying Junior, il 420 e il 470.
Questo consente di reperire facilmente le attrezzature per la propria barca, sia acquistandole dai rivenditori delle derive sia trovandole sul mercato dell’usato. Trattandosi di barche da regata i timonieri cambiano le vele e alberi con una certa frequenza ed è quindi facile reperire attrezzature usate sul mercato dell’usato.
Gli scafi delle nostre barche sono naturalmente diversi da quelli delle derive menzionate, soprattutto perché sono a spigolo anziché tondi, in modo da rendere la costruzione accessibile anche a dilettanti alle prime armi. Tuttavia abbiamo mantenuto gli stessi parametri dimensionali di base e ci siamo ispirati per il disegno della carena a quelli delle derive originali. D’altra parte si tratta di barche super collaudate, che hanno già dimostrato le loro qualità in una lunga e gloriosa carriera e non c’era alcun motivo di cambiare radicalmente disegni che rappresentano il meglio di quanto la progettazione nautica ha prodotto in questo campo. Solo nel layout delle panche e dei pozzetti abbiamo introdotto qualche piccola modifica sia perché le barche originali sono concepite per la costruzione in vetroresina, con soluzioni non facilmente riproducibili negli scafi in legno (per esempio le panche curve) sia perché alcune derive (come il 420 e il 470) non prevedevano il doppio fondo, che ci sembra una caratteristica molto pratica e utile anche ai fini della sicurezza. Praticamente identica a quella della deriva originale è la posizione dell’albero e della deriva. Queste similitudini consentono di prevedere facilmente che le prestazioni e il comportamento in mare delle derive KIS risulterà molto simile a quello delle derive originali. Ovviamente non possono partecipare alle regate ufficiali della classe ma possono confrontarsi informalmente o in regate di circolo in sfide quasi alla pari.
La tecnica costruttiva è quella del cuci e incolla, che consente di ottenere scafi solidi, rigidi e leggeri, del tutto paragonabili per qualità a quelli delle derive costruite in serie in vetroresina.
In sintesi con queste derive abbiamo voluto realizzare quella che si definisce una parafrasi delle derive originali. “La parafrasi – scrive Wikipedia - è caratterizzata da intento "umile": quello di affiancare a un testo di partenza giudicato difficile una versione in prosa corrente che ne appiani le difficoltà lessicali e semantiche”. Questo è esattamente ciò che abbiamo inteso fare: costruire un vero Laser o un vero 470 per un costruttore amatoriale sarebbe difficile. Noi abbiamo cercato di rendere la cosa più accessibile.
Per questo abbiamo chiamato queste barche KIS boats, dove KIS è tratto dal celebra acronimo, molto usato nell’informatica, KISS (Keep it simple, stupid). Condividiamo il richiamo alla semplicità ma ci è sembrato più educato togliere la seconda S per una forma di rispetto verso i nostri clienti. La parafrasi è anche un omaggio che l’autore della parafrasi stessa rende a quello del testo originale e questo è precisamente il nostro intento. Ammiriamo profondamente le derive a cui ci siamo ispirate e abbiamo avuto modo in molti anni di pratica della vela di conoscerle a fondo e di navigarci intensamente. Non è certo un caso se tutte le derive sono dei long-sellers che, pur avendo ormai vari decenni di età, vantano ancora schiere di appassionati. Ci sembra giusto che le loro qualità possano essere apprezzate anche da chi ama costruire la barca con le proprie mani.
Le 4 barche da noi disegnate sono designate da una sigla in cui la cifra denota la lunghezza in metri approssimativa. La lettera si riferisce al numero di equipaggio: S sta per singolo, D per doppio.
KIS 4.0
E’ compatibile con l’attrezzatura del Flying Junior (FJ), la deriva disegnata nel 1955 da Uilke Van Essen come barca propedeutica all’impegnativo Flying Dutchman. Negli anni sessanta e settanta del secolo scorso era la più popolare deriva da iniziazione in doppio anche se poi questo ruolo è passato piuttosto al 420. Rispetto al 420 è più facile da portare, ciò che lo rende molto versatile, prestandosi sia alla regata che a un uso puramente turistico, anche da parte di equipaggi non particolarmente giovani o sportivi. Il KIS 4.2 ha uno scafo a fondo piatto con due spigoli, ciò che rende la carena molto simile a una carena tonda e consente di mantenere la buona propensione alla planata propria del FJ. Il piano di coperta si richiama a quello della prima versione del classico FJ dell’Alpa, che a noi sembra la migliore e la più pratica, con una coperta nella parte di prua sotto cui è ricavato un ampio gavone.
Lunghezza: 4,00 m
Progetto di: Paolo Lodigiani e Matteo Costa
Carena a spigolo, costruzione in cuci e incolla
Difficoltà di costruzione: per inesperti