Driade non si può definire una vera e propria canoa ma è piuttosto una barca da voga, ideale per chi desidera allenarsi al canottaggio con una barca più semplice, versatile, maneggevole ed economica dei classici skiff da canottaggio che sono assai più lunghi e difficili da portare. Di questi la Driade conserva alcune caratteristiche, fra cui l’uso di sedili scorrevoli e di outriggers, ma rispetto ad essi presenta il vantaggio di essere facilmente trasportabile sul tetto di un’autovettura media. La barca è abbastanza stabile da prestarsi anche ad un uso turistico, benché non sia questo lo scopo da cui nasce. La velocità, che è strettamente connessa alla lunghezza al galleggiamento, non è quella di una vera imbarcazione da canottaggio ma grazie alle linee affinate, alla leggerezza e all’efficienza della remata essa è assai più rapida di una normale barca a remi di pari dimensioni. La versione a spigolo e quella tonda hanno caratteristiche del tutto analoghe.
Lunghezza: 4,44 m Progetto di Paolo Lodigiani e Matteo Costa Carena a spigolo, costruzione in cuci e incolla Carena tonda, costruzione in strip planking
