Segnalazioni
IL CERCHIO CELTICO
Autore: Björn LARSSON
TRADUZIONE DI: Katia De Marco
POSTFAZIONE DI: P. Lodigiani
PAGINE: 406
Se leggere vuol dire aprirsi a un’avventura, con i romanzi di Björn Larsson non ci sono dubbi: all’avventura veniamo trascinati, spinti di pagina in pagina da una storia che ci avvince, un ritmo incalzante, una suspense abilmente tenuta, e da quella sete di libertà e verità che anima i suoi protagonisti rendendoceli così attraenti. Nel fluido e mobile elemento del mare, con i suoi «orizzonti infiniti, la leggerezza sconfinata e la voglia di vivere», e la sua lezione di umiltà e rispetto, come in quello altrettanto esigente della parola, Larsson si muove con la sicurezza di un navigato skipper, conducendoci lungo le sue rotte con gli strumenti più appropriati. Qui non è più il mondo dei pirati, degli arrembaggi, della tratta degli schiavi, dei personaggi resuscitati dai magici ricordi d’infanzia diLong John Silver, ma una storia dei giorni nostri, un thriller marinaro ambientato negli anni Novanta che ci porta al Nord, in epiche traversate di mari in tempesta, dalla Danimarca alla Scozia, tra venti scatenati e onde che si ergono come muri d’acqua, in inseguimenti e fughe senza tregua, in compagnia di Ulf e Torben e il loroRustica, sulle tracce di MacDuff e Mary e di quell’organizzazione segreta che in Irlanda, Scozia, Paesi Baschi e Bretagna persegue con ogni mezzo il sogno di liberazione del popolo celtico. Se le trame e gli ideali politici del misterioso Cerchio Celtico ci sono lontani, resta il fascino di una civiltà millenaria che crede a tal punto nella parola da rifiutare la scrittura per non toglierle potere vitale. E al di là delle sfide e dei pericoli, degli amori e delle passioni, è il tema di fondo che sentiamo nostro, quello che Larsson pone sempre al centro delle sue storie: la libertà dell’avventura per riappropriarci di quella vita che ci lasciamo sfuggire misurando il tempo con il cartellino da timbrare.
BISOGNO DI LIBERTÀ
Autore: Björn LARSSON
TRADUZIONE DI: D. Crocco
POSTFAZIONE DI: P. Lodigiani
PAGINE: 256
«Non si nasce liberi, lo si diventa», e non basta né desiderarlo, né sognarlo, né avere la sensazione di esserlo, per diventarlo realmente: essere liberi è una conquista continua, e precaria, che dura tutta una vita. Ed è la sua vita che Björn Larsson sceglie questa volta di raccontarciadexemplum, il suo apprendistato di quella libertà che è poi il tema di fondo di tutti i suoi romanzi e il filo rosso che unisce i suoi multiformi personaggi, che siano il pirata Long John Silver, MacDuff, Inga o il capitano Marcel. Se già nellaSaggezza del mareci ha rivelato quanto un’esistenza nomade e vagabonda a bordo di una barca, lontana dalle convenzioni e dal superfluo, possa essere un antidoto alla schiavitù della routine e dei condizionamenti, qui Larsson si spinge ancora più in là e più a fondo nella sua riflessione. Dal bambino che non piange la morte del padre, al ragazzo che marina la scuola per seguire un suo percorso di studi, al giovane che preferisce la prigione alla cieca disciplina del servizio militare, allo scrittore combattuto tra il vivere e lo scrivere, attraverso i continui viaggi tra terra e mare, amicizie vere e amori che mettono a repentaglio la sua viscerale indipendenza, ci offre il suo vissuto, non per darci di sé un ritratto ideale, anzi con un’onestà e un rigore che sono già di per sé una lezione di libertà intellettuale, ma per passarci quanto la vita gli ha insegnato sul cammino. Che la libertà esige parità e reciprocità, che non è raggiungibile senza immaginazione e sogni, ma anche senza realismo e disciplina, che è di natura solitaria e deve fare compromessi con l’amore, che la dote principale di cui ha bisogno è il coraggio: di non fare come gli altri, non seguire mode, uniformi, ipocrisie e di saper anche, in un’epoca di proclamato individualismo e di reale conformismo, levare la propria voce contro per ricordare il bisogno di amicizia, di tolleranza e di solidarietà.
IL SEGRETO DI INGA
Autore: Björn LARSSON
TRADUZIONE DI: Katia De Marco
POSTFAZIONE DI: P. Lodigiani
PAGINE: 336
Quel che sempre regalano i libri di Björn Larsson è l’autentico piacere della lettura: la gioia di trovarsi davanti a storie avvincenti che sollevano domande coinvolgenti e una costruzione narrativa complessa che unisce il gusto del gioco letterario a una perfetta funzionalità alla trama e ai temi. Thriller tra mare e terra,Il segreto di Ingaha il tipico avvio da romanzo d’avventura: in una notte tempestosa, una donna, aggrappata alla base di un faro per non essere travolta dalle onde che sferzano il molo, lancia per tre volte un grido nelle tenebre. La rivediamo alla fine interrogare ancora l’oceano dal promontorio di Finisterre, mentre, a sua insaputa, due uomini si stanno silenziosamente inerpicando verso di lei: è in pericolo mortale, o all’inizio di una nuova vita? La donna è Inga Andersson, ricercatrice di criminologia nonché trentasettenne ancora bella, la cui esistenza solitaria nasconde un segreto. Ed è questo segreto che la porterà, un po’ per caso e un po’ per necessità, a restare impigliata nella macchina inesorabile della più potente agenzia di spionaggio del mondo, la NSA, e di Echelon, il temutissimo «orecchio» per l’ascolto globale, mentre pian piano vengono a galla i misfatti di «sette» dalla facciata pulita e il cuore sporco come Scientology, di cui sfiderà l’ipocrisia minandone gli ingranaggi. In un campo così coperto dalla «dissimulazione» da riuscire a nascondere ogni prova della propria esistenza è «immaginare il vero» l’unico modo per penetrare, e la letteratura, l’arte menzognera per eccellenza, il solo mezzo per smascherare la verità. Tra colpi di scena, fughe e seduzioni, ricatti e innamoramenti, nel ritmo serrato degli eventi, il rapporto tra realtà e finzione è il perno di tutta l’azione, la suspense e il senso del romanzo. Come in Conrad, la terra è il luogo torbido dell’ambiguità, il mare, costantemente presente, può accogliere le ceneri di un passato che si vuole dimenticare, può offrire una via di scampo verso la libertà, ma resta solo un muto testimone, la sua trasparenza non ha risposte da dare alla complessità del vivere umano.
LA SAGGEZZA DEL MARE
Autore: Björn LARSSON
TRADUZIONE DI: Katia De Marco
POSTFAZIONE DI: P. Lodigiani
PAGINE: 288
Quanto il mare, con le sue tempeste e le sue bonacce, la sfida di avventurose navigazioni in acque burrascose, la vita di bordo con la sua disciplina e le sue leggi, i porti, con il loro richiamo a mondi lontani, siano fondamentali per Björn Larsson, i lettori l’hanno imparato dai suoi romanzi, ma in questo libro è direttamente lui a dircelo, rinunciando alla finzione letteraria per esprimere le sue «riflessioni sulla vita come la si vede dal pozzetto e dal ponte di una barca a vela». Una sorta di diario di bordo interiore tenuto negli anni passati senza fissa dimora con la barca come unica casa, navigando nell’Atlantico e nel Mare del Nord, tra Scozia, Irlanda, Galles, Bretagna, Galizia ed Ebridi, lasciando che i pensieri seguano l’umore del vento e il ritmo delle onde, mossi da epiche traversate, dagli ancoraggi di porto in porto, da incontri e da solitudini, da paesaggi e letture, cercando di capire perché è così forte su molti l’attrazione del mare da preferirne i rischi e i disagi alla comoda sicurezza della terraferma e quale segreta armonia c’è tra il suo costante moto e le più profonde aspirazioni umane. Il bisogno di libertà, per esempio, dal superfluo e dai condizionamenti, dalle convenzioni e dal cartellino da timbrare, che è l’immediata conquista del navigare, il tornare nomadi e vagabondi, legati al presente e all’essenziale, ritrovando nella lentezza della vela il ritmo del camminare, l’apertura agli altri, le chiacchierate sotto le stelle, la felicità di superare i propri limiti senza altri testimoni che gli elementi. Un libro scritto con la semplicità levigata dalle lunghe meditazioni solitarie, pensieri che penetrano a poco a poco dentro con il loro stimolo a salpare, a seguire il sogno con umile realismo, imparando a procedere a navigazione stimata, accettando di vivere, come sul mare, nell’incertezza, lasciando che l’inspiegabile resti inspiegato, sapendo che il compromesso e la via di mezzo non sono un ripiego, ma l’unica risposta onesta alla complessità dei problemi umani, scoprendo che «a volte il mare sembra un sogno, tanto si è vicini alla realtà.»
IL PORTO DEI SOGNI INCROCIATI
Autore: Björn LARSSON
TRADUZIONE DI: Katia De Marco
POSTFAZIONE DI: P. Lodigiani
PAGINE: 320
«Un venditore ambulante di sogni», così si definisce Marcel, il capitano di lungo corso che, manovrando la sua nave tra le tempeste con la stessa eleganza con cui fa rotta tra gli incontri della vita, passa nel suo perenne errare di porto in porto perturbando cuori e destini. Quattro sono i porti in cui Marcel fa scalo, e quattro i personaggi che vengono calamitati dal fascino della sua insostenibile leggerezza: la giovane Rosa Moreno, che vegeta in un caffè sulle coste della Galizia, madame Le Grand, che raccoglie in un archivio le vite dei marinai sbarcati nel suo porto bretone, Peter Sympson, gioielliere irlandese che usa le pietre preziose come parametro della realtà, e Jacob Nielsen, ex ingegnere informatico che cerca di lasciare una traccia di sé su tutti i computer del mondo. Quattro esistenze ancorate alla solitudine, che hanno in comune l’insofferenza per la propria condizione e l’intensità dei loro sogni, e a cui l’incontro con Marcel dà la spinta per «alzare le vele e prendere i venti del destino». È nei porti, non più sugli oceani solcati dai pirati, che si svolge questo nuovo romanzo di Larsson, ambientato in un tempo che è il nostro, ma costruito con i ritmi da ballata delle ballate dei marinai. I porti come luoghi del possibile, al confine tra la terra e la sterminata libertà del mare, dove il capitano, come lo scrittore, passa accendendo i sogni e la fantasia, spingendo a salpare per la fluida intensità della vita.
Carlo Sciarrelli Architetto del mare
Testi di: Guglielmo Danelon, Enrico Buschi, Carlo Sciarrelli, Luciano Semerani, Paolo Lodigiani e altri
Il libro è il catalogo della mostra che il Museo Civico di Trieste ha dedicato alla figura del grande progettista scomparso nel 2006. Attraverso una ricca documentazione costituita da fotografie, disegni e documenti in gran parte inediti il libro ripercorre le tappe della carriera di Sciarrelli dalle primissime barche degli anni ‘60 fino alle ultime realizzazioni. La figura del progettista è ricordata nelle parole degli amici Guglielmo Danelon ed Enrico Buschi. Paolo Lodigiani ha contribuito con uno scritto sulla ricerca della bellezza nelle barche di Sciarrelli mentre Davide Battistin e Federico Lenardon ne esaminano gli aspetti tecnici rilevando l’attualità della sua lezione. Il libro, edito da Comunicarte di Trieste, è una fonte preziosa di informazioni e una sincera testimonianza di stima per un maestro che ha saputo esprimere nelle sue barche cultura, conoscenza profonda, gusto e intelligenza.
Njegoš - Il raggio del microcosmo
Autore: Björn LARSSON
di Niegos P. II Petrovic (Autore)
Aleksandar Stefanovic (Curatore)
P. Lodigiani (Curatore)
PAGINE: 216
Testo serbo-croato a fronte
Il primo giorno di quaresima del 1845 Petar II Petrovic Njegos, principe e vescovo del Montenegro, si chiude in una stanza del suo palazzo di Cetinje e per sei settimane, isolandosi dal disordine del mondo, dagli affanni e dalle cure del suo ruolo, medita sui problemi che da sempre lo angustiano: l'origine del male, il fine ultimo del nostro transitare sulla terra, le ragioni dell'umana fragilità e della sofferenza. In una sorta di viaggio iniziatico che lo porta all'incontro diretto con Dio, il poeta si rivolge a Colui che lo ha creato, e che con quest'atto gli ha donato ragione e desiderio di conoscere, per avere una risposta alle sue domande. Da tale esperienza nasce Il raggio del microcosmo, poema filosofico-religioso che rappresenta la prima grande opera di questa figura chiave della letteratura serba.